29 novembre 2023

La bandiera spagnola


La bandiera è forse il simbolo più rappresentativo dell'identità di un popolo, capace di farti sentire parte di qualcosa di più grande.  

Ricordo quelle che sventolavano nel mio paesino dopo le vittorie dell'Italia ai Mondiali nel 1982 in Spagna e nel 2006 in Germania.

Più di recente, durante il lockdown (aislamiento) della primavera 2020, la nostra bandiera era esposta da finestre e terrazzi di tutta Italia, come simbolo di resilienza.   

In Spagna, la bandiera (bandera) è chiamata anche Rojigualda per via dei due colori che la compongono, il rosso (rojo) e il giallo oro (gualda). 

La Costituzione spagnola del 1987 ha stabilito che la bandiera è divisa in tre bande orizzontali (tres franjas horizontales): una gialla centrale più grande tra due rosse.   

La banda gialla può ospitare lo stemma spagnolo (escudo español) nella sua ultima versione del 1981.   

Lo stemma è suddiviso in quattro quadranti che rappresentano i vessilli dei quattro regni che furono riuniti per formare la prima vera Spagna nel XV secolo: Castiglia (il castello), León (il leone), Aragona (la bandiera detta Senyera) e Navarra (le catene unite).   


Al centro troviamo tre gigli d'oro (tres lises de oro) che, insieme alla grande corona nella parte superiore, simboleggiano l'attuale casa regnante, i Borbone.  

In basso invece, una melagrana fa riferimento al regno Moro di Granada (che significa appunto melagrana in spagnolo).

Ai lati troviamo le Colonne d'Ercole, cioè lo stretto di Gibilterra (estrecho de Gibraltar), anticamente considerato il limite del mondo conosciuto, il non plus ultra (non più oltre).

Poi è arrivato Cristoforo Colombo e il mondo si è decisamente ampliato.

Visto che gli spagnoli considerano Colombo roba loro, sullo stemma compare la dicitura “Plus ultra” (Más allá) ovvero più in là, come celebrazione della sua (loro) impresa di conquista delle Americhe.

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