Fiesta, ¡qué fantástica fantástica esta fiesta!… avete presente questo tormentone
di Raffaella Carrà, con l’immancabile movimento del capo all’indietro, diventato
il suo marchio di fabbrica? Proprio la Raffa nazionale, oggi, mi offre lo
spunto per il mio post.

Non è proprio così - almeno
non sempre - ma un fondo di verità c’è.
La Spagna è tra i Paesi al mondo con
più giorni di vacanze a disposizione dei lavoratori. In totale gli spagnoli
possono godere di 36 giorni liberi all’anno, di cui 22 di vacanze pagate e 14
festivi.
Noi
italiani abbiamo 20 giorni di vacanze + 11 giornate festive, per un totale di
31. Ben una settimana lavorativa in meno…
Come
da noi, l’1 e il 6 gennaio (Año Nuevo e Epifanía del Señor),
il 1 maggio (Fiesta del trabajo), il 15 agosto (Asunción de la Virgen),
l’1 novembre (fiesta de todos los Santos), l’8 dicembre (la
Inmaculada Concepción) e il 25 dicembre (Natividad del Señor). E
siamo a 7.
Poi
in Spagna si aggiungono:
2
de febrero - fiesta de la Candelaria
La Fiesta
de Nuestra Señora de la Candelaria o Fiesta en Honor a la Virgen de
la Candelaria è una festa popolare celebrata dai cattolici in onore della
Vergine apparsa a Tenerife agli inizi del secolo X.
Il 2
febbraio è il giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la presentazione al Tempio di Gesù, popolarmente chiamata festa della Candelora, perché è usanza benedire le candele, simbolo della luce di Cristo che
illumina le genti.
Da
noi, un antico proverbio popolare recita: “Per la santa Candelora se nevica
o se plora dell'inverno siamo fora”.
19
de marzo - San José
I
papà spagnoli possono godersi la loro festa in totale relax.
Jueves
Santo y viernes Santo (il giovedì e il venerdì santi)
Consoliamoci
un po’ al pensiero che almeno il lunedì dell’Angelo (Lunes de Pascua) è
festivo solo in alcune Comunità Autonome: Cataluña, Cantabria, Comunidad Valenciana, Islas Baleares, Navarra, País Vasco, La Rioja, alcune località di Aragón e Asturias, alcuni comuni di Cáceres e della provincia di Badajoz.
25 de julio - Fiesta de Santiago Apóstol
È
quello del celebre Camino de Santiago, il lungo percorso che i
pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso Francia e Spagna, per giungere in Galizia al santuario di Santiago di Compostela, presso cui ci sarebbe la tomba di Giacomo il Maggiore (Santiago in spagnolo).
12 de octubre - Fiesta Nacional de España
E
qui, gli spagnoli dovrebbero ringraziare noi italiani perché praticamente
questa festa è merito nostro.
Si
festeggia infatti il giorno del 1492
in cui Cristoforo Colombo (per loro Cristóbal Colón)
sbarcò nell’isola di Guanahani (ribattezzata San
Salvador) di cui prese possesso in nome dei Re Cattolici (los Reyes Católicos) Isabella di Castiglia e Fernando di Aragona.
Insomma,
gli spagnoli ci hanno messo i soldi e noi il coraggio, il rischio e il talento.
Come al solito nessuno è profeta in patria (nadie es profeta en su tierra).
Il 12
ottobre è considerato un giorno memorabile, quello in cui avvenne il primo contatto
tra Europa e America, il famoso encuentro de dos mundos che cambiò
radicalmente le vite di tanti popoli, non per tutti in senso positivo se
pensiamo a certe conseguenze della colonizzazione.
Il
fatto che Colombo fosse convinto di essere approdato in India è un dettaglio;
non cambia la sostanza delle cose e conferma che italiani e fortuna vanno a
braccetto spesso e volentieri.
6 de diciembre - Día de la Constitución
Si celebra
il referendum del 1978 col quale il popolo spagnolo approvò ad ampia
maggioranza l’attuale Costituzione Spagnola, dopo la guerra civile e i 36 anni
di dittatura franchista (1939-1975).
Anche
noi abbiamo le nostre festività nazionali: il 25 aprile (festa della
Liberazione) e il 2 giugno (festa della Repubblica). Poi, il 26 dicembre, è
Santo Stefano a regalarci un giorno di vacanza di cui non godono gli spagnoli.
Recuperiamo terreno.
Poi
però, spuntano altri giorni di festività propri delle singole Comunità Autonome
spagnole, come ad esempio il 28 febbraio, día de Andalucía, il 23
aprile, día de San Jorge, celebrato solo in Catalogna e Aragona, il 2
maggio, Fiesta de la Comunidad de Madrid ecc.
Nemmeno
i vari Patroni locali italici valgono la rimonta. Dobbiamo rassegnarci.
L’invidia
aumenta quando scopriamo che in Europa c’è chi se la passa ancor meglio degli
spagnoli: in Austria e a Malta, i lavoratori hanno diritto a 38 giorni liberi
in totale.
Invece
i più sfortunati in assoluto sono gli abitanti di Cina (10 giornate), Tailandia
(6 giornate) e Filippine (5 giornate). Anche negli Stati Uniti la questione è
delicata perché non c’è un minimo di giorni di vacanza stabilito per legge e nemmeno
vi è l’obbligo di pagare giornate non lavorate.
Alla
fine scopriamo che, ancora una volta, la dea bendata è dalla nostra parte.
Cristoforo Colombo docet.