Nel suo commento al mio post
“Dire, fare, docciare”, la spagnola Almudena dichiara il suo amore per un
particolare verbo italiano: diventare.
In Spagna, continua, le manca da
morire perché si traduce con una serie di verbi quasi esclusivamente riflessivi
che, a suo dire, non hanno lo stesso fascino.
Se facciamo una rapida
ricerca su un dizionario spagnolo-italiano-spagnolo, ci rendiamo conto che, in
effetti, il nostro diventare non ha un unico corrispondente spagnolo. La
brutta notizia è che non sono tutti sinonimi. Ciascuno ha accezioni diverse e
si utilizza in contesti ben precisi.
Si usa in caso di trasformazioni in genere rapide e provvisorie:
ponerse rojo como un
tomate (diventare rosso come un
pomodoro)
ponerse triste/nervioso (diventare triste/nervoso)