Nel suo commento al mio post
“Dire, fare, docciare”, la spagnola Almudena dichiara il suo amore per un
particolare verbo italiano: diventare.
In Spagna, continua, le manca da
morire perché si traduce con una serie di verbi quasi esclusivamente riflessivi
che, a suo dire, non hanno lo stesso fascino.
Se facciamo una rapida
ricerca su un dizionario spagnolo-italiano-spagnolo, ci rendiamo conto che, in
effetti, il nostro diventare non ha un unico corrispondente spagnolo. La
brutta notizia è che non sono tutti sinonimi. Ciascuno ha accezioni diverse e
si utilizza in contesti ben precisi.
Si usa in caso di trasformazioni in genere rapide e provvisorie:
ponerse rojo como un
tomate (diventare rosso come un
pomodoro)
ponerse triste/nervioso (diventare triste/nervoso)
Volverse (lett. girarsi/trasformarsi)
Usato per descrivere
trasformazioni più stabili e durature (nell’aspetto di una cosa o di una
persona, nel suo stato, nella sua opinione) specie con accezione negativa:
volverse pobre/loco (diventare povero/pazzo)
Hacerse (lett. farsi)
Si
usa quando si parla di un'evoluzione voluta o subita:
hacerse cura (diventare prete/farsi prete)
hacerse famoso (diventare famoso)
hacerse viejo (diventare
vecchio/farsi vecchio)
Convertirse en (lett.
convertirsi in)
Questo verbo enfatizza il
processo di trasformazione, sottolineando quanto qualcuno o qualcosa arrivi ad
essere diverso da ciò che era prima:
convertirse en
vegetariana/vegana (diventare
vegetariana/vegana)
convertirse en un
hombre intratable (diventare un
uomo intrattabile)
convertirse en realidad (diventare realtà)
Quedarse (lett.
rimanere)
Descrive
un cambiamento per lo più patito controvoglia e a volte inesorabile. Si usa
quando in italiano vengono utilizzati più o meno indistintamente “diventare” e “rimanere”:
quedarse
sordo/mudo/ciego (diventare o rimanere
sordo/muto/cieco)
quedarse calvo (diventare
o rimanere calvo)
quedarse solo/a (diventare
o rimanere single)
Concludo la carrellata con l’unico verbo non
riflessivo.
Llegar a ser (lett.
arrivare ad essere)
Sottolinea un cambiamento positivo, ottenuto con impegno e dedizione e che porta ad un cambio di stato solitamente duraturo o permanente:
llegar a ser
abogado/famoso (diventare avvocato/famoso)
llegar a ser
madre/padre (diventare
madre/padre)
Il comico Leo Harlem, nel
divertente monologo che parla dell’uso dell’alcol
afferma che uno degli effetti benefici dell’alcol è quello di aiutare a valorar
la belleza (valorizzare la bellezza).
A sostegno della sua tesi, propone un
esempio… proprio col verbo diventare: una ragazza che non sembra un granché
nella prima parte della serata, dopo qualche bicchierino vedrai ¡Cómo se ha
puesto la princesa! (com’è diventata la principessa!).