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29 novembre 2023

La bandiera spagnola


La bandiera è forse il simbolo più rappresentativo dell'identità di un popolo, capace di farti sentire parte di qualcosa di più grande.  

Ricordo quelle che sventolavano nel mio paesino dopo le vittorie dell'Italia ai Mondiali nel 1982 in Spagna e nel 2006 in Germania.

Più di recente, durante il lockdown (aislamiento) della primavera 2020, la nostra bandiera era esposta da finestre e terrazzi di tutta Italia, come simbolo di resilienza.   

In Spagna, la bandiera (bandera) è chiamata anche Rojigualda per via dei due colori che la compongono, il rosso (rojo) e il giallo oro (gualda). 

19 luglio 2018

La Fiesta di Raffaella Carrà



Fiesta, ¡qué fantástica fantástica esta fiesta!avete presente questo tormentone di Raffaella Carrà, con l’immancabile movimento del capo all’indietro, diventato il suo marchio di fabbrica? Proprio la Raffa nazionale, oggi, mi offre lo spunto per il mio post. 

Tra le varie caratteristiche che noi italiani attribuiamo agli spagnoli, c’è proprio la nomea di festaioli per eccellenza. Li immaginiamo sempre intenti a far baracca, tirando tardissimo la sera, uscendo quando il resto del mondo si accinge a coricarsi.  

Non è proprio così - almeno non sempre - ma un fondo di verità c’è. 

La Spagna è tra i Paesi al mondo con più giorni di vacanze a disposizione dei lavoratori. In totale gli spagnoli possono godere di 36 giorni liberi all’anno, di cui 22 di vacanze pagate e 14 festivi.

Noi italiani abbiamo 20 giorni di vacanze + 11 giornate festive, per un totale di 31. Ben una settimana lavorativa in meno…

Ecco l'ELENCO DELLE GIORNATE FESTIVE SPAGNOLE:

04 agosto 2015

Anniversario italiano o spagnolo?

Statua di Colombo a Madrid
Il 3 agosto di ogni anno cade l'anniversario di un evento straordinario.

Proprio in quel giorno del 1492, Cristoforo Colombo salpò da Palos de la Frontera, piccolo paesino andaluso, alla volta dell'Asia... per poi ritrovarsi nel Nuevo Mundo americano e fare la storia.

A volte le grandi imprese capitano quasi per caso.

C'è da dire che Colombo credeva fermamente nel proprio progetto ma era in bolletta sparata e aveva assolutamente bisogno di un finanziatore illuminato. 

Per anni andò a battere cassa a destra e a manca, prima da Giovanni II di Portogallo poi dai sovrani di Castiglia e Aragona che, alle prime, si rifiutarono categoricamente. 

Per sua fortuna, tempo dopo ci ripensarono (sembra che fu soprattutto merito della regina Isabella di Castiglia) e così prese avvio l'impresa destinata a cambiare per sempre il mondo.