05 settembre 2019

Gli spagnoli alzano il gomito? Tutta colpa della fonetica



Beati hispani quibus vivere bibere est è una celebre frase di Caius Iulius Caesar (Roma 13 luglio 100 a. C. - Roma 15 marzo 44 a. C.). La traduzione è “Beati gli ispanici per i quali vivere è bere”.

Di primo acchito sembra la descrizione sintetica di una filosofia di vita godereccia o un modo elegante per dare degli avvinazzati ad un popolo. Poi, ad un’analisi più approfondita, ci si accorge che il concetto è più sottile.

Visto che gli spagnoli, già ai tempi dell’impero romano, pronunciavano in modo indistinto le lettere V e B, i verbi latini VIVERE (vivere) e BIBERE (bere) suonavano esattamente identici dalle loro labbra.


Dunque, la singolare battuta di spirito (è proprio il caso di dirlo) è tutta colpa della fonetica che, già a quell’epoca, creava grattacapi agli spagnoli.


Ma anche ai giorni nostri le cose non sono cambiate un granché.

Sin dalla più tenera età, gli ispanici si interrogano sul perché esistano due lettere diverse per riprodurre lo stesso suono

E se nella lingua parlata il problema non sussiste, in quella scritta spesso si ritrovano preda dell’indecisione: sarà Segovia o Segobia? Benda o Venda? [si scrive Segovia ed è una città situata in Castilla y León famosa, tra l'altro, per uno stupendo acquedotto romano; si scrive venda e significa “benda”].


Parlando italiano poi, gli spagnoli pronunciano le parole con B e V in un modo indefinito; camminano su un filo, come abili funamboli, senza sbilanciarsi troppo, ma l’orecchio italico capta immediatamente l’anomalia: obiettivo sembra un po’ oviettivo, avere abere e libro livro.


La cosa si rivolta contro di noi quando ci accingiamo ad esprimerci in spagnolo e ci ritroviamo di fronte a bailar (ballare), belleza (bellezza), valor (coraggio) e ai famosi vivir (vivere) e beber (bere).

Cuidado (attenzione). L’ideale sarebbe adottare una pronuncia che stia a metà tra la B e la V; insomma dovremmo inventarci una sorta di nuova lettera

Visto che la creatività è una delle caratteristiche che ci distingue in tutto il mondo, direi che possiamo farcela... o perlomeno provarci.