Presa dalla febbre Carrà, su YouTube ho trovato una vera chicca: la versione spagnola di "Tanti auguri", quella di "Com'è bello far l'amore da Trieste in giù".
Già il
titolo iberico non delude: il generico augurio italico diventa Hay que venir
al sur (bisogna venire al sud)… e visto che la canzone è una spinta ad
abbandonarsi alle gioie dell’amore, si tratta di un invito decisamente più
esplicito alle donne di tutto il mondo e un bello spot per i maschi spagnoli
del sud.

La versione italiana è più politicamente corretta perché non si
schiera a favore degli esemplari di una particolare zona d’Italia. È semplicemente un inno all'amore.
Il
video, girato in Spagna, si apre su un tipo dal dubbio appeal erotico che,
teoricamente, dovrebbe rappresentare lo spagnolo per cui varrebbe la pena
andare al sud.
Anche quando ne compaiono altri due, a me viene solo voglia di
rimanere dove sono.
Possibile che a inizi anni ’80 incarnassero il tipico macho
spagnolo? Non so, sono perplessa. E poi il pantalone rosso - con pacco in bella
vista - direi che fa più Village People che tombeur de femmes.
La
prendo come una parodia.
Quasi
subito, al terzetto si affiancano due chicas ma l'impressione generale non migliora. Dopo
l’inquadratura ambigua su uno scoglio, arriva lei, Raffaella, bella e sinuosa…
che inizia ad intonare il capolavoro:
Prima strofa
Por si acaso se acaba el mundo, todo el tiempo he
de aprovechar
corazón de vagabundo, voy buscando mi libertad
he viajado por la tierra y me he dado cuenta de
que
donde no hay odio ni guerra, el amor se convierte
en rey
[Se per caso finisce
il mondo, devo approfittare di tutto il tempo
cuore di vagabondo,
vado in cerca della mia libertà
ho viaggiato per il
mondo e mi sono resa conto che
dove non c’è odio né
guerra, l’amore è sovrano]
Intro (audace)
Tuve muchas experiencias y he llegado a la
conclusión
que perdida la inocencia, en el sur se pasa mejor
[Ho avuto molte
esperienze e sono giunta alla conclusione
che persa
l’innocenza, nel sud ce la si passa meglio]
Ritornello
(mitico)
Para hacer bien el amor hay que venir al sur
para hacer bien el amor, iré donde estás tú
sin amantes, quien se puede consolar
sin amantes, esta vida es infernal
Para hacer bien el amor hay que venir al sur
lo importante es que lo hagas con quien quieras tú
y si te deja no lo pienses más
busca otro más bueno, vuelvete a enamorar
[Per far bene l’amore
bisogna venire al sud
per far bene l’amore,
andrò dove sei tu
senza amanti, chi
riesce a consolarsi
senza amanti, questa
vita è infernale.
Per far bene l’amore
bisogna venire al sud
l’importante è farlo
con chi vuoi tu
e se ti lascia non ci
pensare più
cercane uno più
bello, innamorati di nuovo]
Seconda strofa
Todos dicen que el amor es amigo de la locura
pero a mi que ya estoy loca es lo único que me
cura
cuantas veces la inocencia rompe con la vulgaridad
venceremos resistencias para amarnos cada vez más
[Tutti dicono che
l’amore è amico della pazzia
ma per me che son già
matta è l’unico che mi cura
quante volte
l’innocenza si distacca dalla volgarità
vinceremo ogni resistenza per amarci ogni volta di più]
vinceremo ogni resistenza per amarci ogni volta di più]
Intro + ritornello
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Raffaella era avanti anni luce.
Immagino
quanti spagnoli abbiano giustamente perso la testa per questa deliziosa
bomboniera emiliano-romagnola… con cervello funzionante.
Hay que venir al
sur è stata proprio una bella scoperta, degna riproduzione dell’originale,
anche se della versione italiana mi mancano i versi "la mia vita è una roulette, i miei
numeri tu li sai / il mio corpo è una moquette dove tu ti addormenterai".