20 giugno 2022

Nel sud lo fanno meglio: parola di Raffaella Carrà

Presa dalla febbre Carrà, su YouTube ho trovato una vera chicca: la versione spagnola di "Tanti auguri", quella di "Com'è bello far l'amore da Trieste in giù".

Già il titolo iberico non delude: il generico augurio italico diventa Hay que venir al sur (bisogna venire al sud)… e visto che la canzone è una spinta ad abbandonarsi alle gioie dell’amore, si tratta di un invito decisamente più esplicito alle donne di tutto il mondo e un bello spot per i maschi spagnoli del sud. 

La versione italiana è più politicamente corretta perché non si schiera a favore degli esemplari di una particolare zona d’Italia. È semplicemente un inno all'amore.



Il video, girato in Spagna, si apre su un tipo dal dubbio appeal erotico che, teoricamente, dovrebbe rappresentare lo spagnolo per cui varrebbe la pena andare al sud. 


Anche quando ne compaiono altri due, a me viene solo voglia di rimanere dove sono. 

Possibile che a inizi anni ’80 incarnassero il tipico macho spagnolo? Non so, sono perplessa. E poi il pantalone rosso - con pacco in bella vista - direi che fa più Village People che tombeur de femmes.

La prendo come una parodia.

Quasi subito, al terzetto si affiancano due chicas ma l'impressione generale non migliora. Dopo l’inquadratura ambigua su uno scoglio, arriva lei, Raffaella, bella e sinuosa… che inizia ad intonare il capolavoro:

Prima strofa

Por si acaso se acaba el mundo, todo el tiempo he de aprovechar
corazón de vagabundo, voy buscando mi libertad
he viajado por la tierra y me he dado cuenta de que
donde no hay odio ni guerra, el amor se convierte en rey

[Se per caso finisce il mondo, devo approfittare di tutto il tempo
cuore di vagabondo, vado in cerca della mia libertà
ho viaggiato per il mondo e mi sono resa conto che
dove non c’è odio né guerra, l’amore è sovrano]

Intro (audace)

Tuve muchas experiencias y he llegado a la conclusión
que perdida la inocencia, en el sur se pasa mejor

[Ho avuto molte esperienze e sono giunta alla conclusione
che persa l’innocenza, nel sud ce la si passa meglio]

Ritornello (mitico)

Para hacer bien el amor hay que venir al sur
para hacer bien el amor, iré donde estás tú
sin amantes, quien se puede consolar
sin amantes, esta vida es infernal

Para hacer bien el amor hay que venir al sur
lo importante es que lo hagas con quien quieras tú
y si te deja no lo pienses más
busca otro más bueno, vuelvete a enamorar

[Per far bene l’amore bisogna venire al sud
per far bene l’amore, andrò dove sei tu
senza amanti, chi riesce a consolarsi
senza amanti, questa vita è infernale.

Per far bene l’amore bisogna venire al sud
l’importante è farlo con chi vuoi tu
e se ti lascia non ci pensare più
cercane uno più bello, innamorati di nuovo]

Seconda strofa

Todos dicen que el amor es amigo de la locura
pero a mi que ya estoy loca es lo único que me cura
cuantas veces la inocencia rompe con la vulgaridad
venceremos resistencias para amarnos cada vez más

[Tutti dicono che l’amore è amico della pazzia
ma per me che son già matta è l’unico che mi cura
quante volte l’innocenza si distacca dalla volgarità
vinceremo ogni resistenza per amarci ogni volta di più]

Intro + ritornello

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Raffaella era avanti anni luce. 

Immagino quanti spagnoli abbiano giustamente perso la testa per questa deliziosa bomboniera emiliano-romagnola… con cervello funzionante.

Hay que venir al sur è stata proprio una bella scoperta, degna riproduzione dell’originale, anche se della versione italiana mi mancano i versi "la mia vita è una roulette, i miei numeri tu li sai / il mio corpo è una moquette dove tu ti addormenterai".