Sei a casa con un virus intestinale, l'influenza o una qualche variante di Covid?
Facciamo di
necessità virtù. Ecco un post dedicato a uno stato
poco interessante.
Per
descriverlo, in italiano si dice “sono malata/o” mentre in spagnolo si utilizza l’espressione “estoy enferma/o” che suonerebbe decisamente più
drammatica.
Per
noi, una persona inferma è vittima di una malattia grave e lunga, non di un
malessere passeggero. Se però analizziamo la comune radice latina, dobbiamo
arrenderci.
I termini infermo/a e enfermo/a derivano dal latino INFIRMUS,
composto dalla negazione -IN e da FIRMUS che significa “saldo, forte”. Quindi
una persona inferma è semplicemente qualcuno che in un dato momento o
circostanza non è al massimo delle proprie forze.
Ammalarsi,
in spagnolo, si dice caer o ponerse enfermo/a e la enfermedad è
la malattia. Una enfermedad infecciosa è una malattia
infettiva mentre, come curiosità, vi informo che il morbo della mucca pazza è
la enfermedad de la vaca loca. La
gripe è l’influenza, proprio come la terribile spagnola che tra il
1918 e il 1919 “fece temere la fine del mondo” (come riportato nel sottotitolo del libro La spagnola in Italia di Eugenia Tognotti, edito da Franco Angeli).
Tra i sintomi (síntomas) più frequenti
troviamo:
la fiebre – la febbre
los escalofríos
– i brividi
dolor de
cuerpo – dolore al corpo
dolor de
cabeza – mal di testa
falta de
energía – mancanza di
energia
A
questo punto è il caso di andare dal medico (ir al médico) per
una visita e l’eventuale prescrizione di medicinali (medicamentos). Paracetamol,
ibuprofeno e aspirina sono di solito il minimo sindacale della
dotazione casalinga di tutti noi.
Ciascuno
poi ha i propri gusti riguardo la modalità di assunzione dei farmaci: ci sono i
fan delle pastiglie (pastillas) e chi proprio fatica ad ingoiarle; c’è
chi adora lo sciroppo - meglio se dolce - e chi odia confrontarsi con sapori
strani e, spesso, persistenti.
Lo sciroppo in spagnolo si dice jarabe,
proprio come il gruppo musicale jarabe de palo, espressione che però
significa “sacco di legnate”.
Quasi nessuno, infine, vorrebbe optare per la
supposta (supositorio).
Che ci siano in ballo questioni CUL-turali?